STUDIO LENZI & ASSOCIATI

Project: New social building
Nuovo edificio case sociali -10 alloggi
Location: Appiano (BZ)
Auctioneer: Provincia di Prato
Design level: Studio di fattibilità
Date: Ottobre 2021
Partnership: Con studio DALET

INQUADRAMENTO
L’area di progetto è situata ai margini orientali della zona d’espansione “Auerwiese”, nella frazione di San Martino, Comune di San Lorenzo di Sebato (BZ).
Il complesso residenziale, concepito con un disegno unitario nel Piano di Attuazione, prevede un sistema di 56 appartamenti da dedicare all’edilizia residenziale agevolata suddivise in 3 lotti denominati A (27 abitazioni), B (9 abitazioni) e C (20 abitazioni). Il nuovo edificio da 8 appartamenti è situato nel Lotto A3, e si inserisce nel complesso in un’area di 1089mq, a ridosso di una collinetta boscosa lambita dallo stradello “via di S. Martino”.
L’edificazione del lotto A3, di forma irregolare con orientamento est – ovest, si innesta in ordine temporale come l’ultimo tassello a completamento del Piano Attuativo, per questo risulta indispensabile, nella sua fase progettuale, stendere relazioni con gli altri edifici già realizzati nell’area.
Il complesso residenziale della zona “Auerwiese” è stato concepito per basarsi quasi esclusivamente su collegamenti ciclopedonali, ed evitare il più possibile il traffico dei mezzi, infatti il traffico veicolare è indirizzato, tramite una rampa posta all’ingresso dell’area, al piano dei parcheggi completamente interrato, che raggiunge tutte le abitazioni. Di fatto l’unico traffico di mezzi motorizzati consentito è quello dei mezzi di soccorso, dei furgoni di trasporto o portatori di handicap.

INSERIMENTO URBANO
A partire da un’attenta analisi del luogo, l’intento principale, che ha portato alla definitiva scelta progettuale, è stato quello di rispondere nel modo più efficiente possibile ai principi espressi nel bando, relativi alla qualità compositiva dell’edificio, al rapporto di questo con il contesto, nonché della distribuzione funzionale degli spazi pubblici e privati.
Il progetto è costituito da un unico corpo di fabbrica di dimensioni 24,8m x 10,8m, di altezza 3 livelli fuori terra (piano terra + 2 piani). L’edificio si inserisce, come da prescrizioni vincolanti del Piano Attuativo, nei margini del lotto edificabile, seguendone la forma orientata longitudinalmente sull’asse pressoché est ovest.
L’ingresso è posto a quota +29m, nel rispetto dei vincoli del Piano attuativo, ed è situato sul lato nord. Al portone di ingresso si accede grazie alla via ciclopedonale che sfuma ad est in un prato erboso, verso la collina, e sancisce la fine della zona di espansione. A lambire il fabbricato, lungo la via ciclopedonale di accesso, c’è un’aiuola fiorita che invita all’ingresso nell’edificio.
Ad ovest del lotto è stato scelto di lasciare libero un vialetto di 1,5m, che collega la strada pavimentata alla collina erbosa, nella quale verrà ideata un’area giochi. L’idea di conservare un passaggio pedonale di collegamento con la collina ci è sembrata necessaria per rendere realmente fruibile un’area altrimenti marginale e scollegata.
Di fronte all’edificio è stato localizzato il volume di servizio aperto, alto 2,60m, nel quale si trovano la scala di accesso ai locali interrati, il deposito attrezzi ed il secondo parcheggio coperto per le biciclette. Seguendo le prescrizioni del Piano Attuativo questo volume aperto ha una base in calcestruzzo a vista e 3 lati chiusi con listelli di larice disposti in senso orizzontale.
Sul lato nord del volume principale è dislocato, come detto, l’ingresso e conseguentemente il vano scala vetrato, oltre agli ambienti di servizio (bagni, ripostigli), limitando le aperture per motivi di introspezione. A sud invece si trovano tutti i locali di soggiorno degli appartamento, che per il loro affaccio sulla collina e sul verde sono caratterizzati da grandi aperture che si espongono sui giardini a piano terra, e sui terrazzi ai piani superiori.
La separazione tra i percorsi pedonali da quelli carrabili è stata già garantita dal Masterplan del Piano Attuativo, per cui la nostra scelta è stata quella di rispettare l’impostazione del Piano, ponendo particolare attenzione ad evitare punti di contatto tra i percorsi e le aperture finestrate.
L’area privata dei giardini è delimitata da una recinzione pensata con listelli distanziati in larice, disposti in verticale di altezza 100cm. I 3 giardini del piano terra sono pensati per essere pianeggianti in modo da risultare più fruibili, per cui (riprendendo le scelte progettuali esistenti negli edifici già realizzati del Piano) è stato necessario delimitarli a sud con un muro di contenimento di cemento armato a vista, di altezza 1,55m, che permette di raccordare la quota di base (+29m) con la collina.
CRITERI AMBIENTALI MINIMI (CAM)

QUALITÀ ARCHITETTONICA

Il volume del nuovo edificio residenziale, è un parallelepipedo a base rettangolare (10,80m x 24,80m), disposto su 3 piani fuori terra (Piano Terra + 2 piani), per un’altezza complessiva di 9,00m.
Per esaltare il senso di orizzontalità del volume, esso è caratterizzato da fasce di piani sovrapposti, messi in evidenza con dei marcapiani in leggero aggetto. Questa suddivisione su 3 fasce orizzontali viene rotta sul lato nord dal vano scale vetrato, che spezza la rigidità del volume e segnala al pubblico l’ingresso.
I marcapiani (rifiniti in intonaco a spruzzo con effetto rustico e tinteggiati con un tono più scuro rispetto al volume), sono la genesi per tutti gli elementi in aggetto che evadono dalla scatola volumetrica: i balconi, la pensilina delle biciclette, la copertura. In questo modo ogni elemento risulta in continuità con ciò che si trova alla sua stessa quota, in una continua sovrapposizione di elementi puri.
I marcapiani aggettano di 10cm dal filo della parete, creando delle fasce d’ombra che si accentuano nello sporto di gronda quando l’aggetto aumenta, e in questo modo hanno anche il compito di proteggere ad ogni livello le facciate intonacate.
Il prospetto nord è l’unico in contatto diretto con lo spazio pubblico. Esso è caratterizzato da una pensilina aggettante, corrispondente alla fascia di piano a 2,65m di altezza, sotto la quale sono disposti il portone di ingresso ed una delle 2 rastrelliere per le biciclette. La separazione di questi due elementi avviene tramite un muretto in calcestruzzo a vista, sormontato da listelli di larice. La pensilina segna al pubblico la localizzazione dell’ingresso e spezza il ritmo verticale determinato dal vano scala vetrato, generando una tensione di assi ortogonali.
Il vano scala, collegano tutti i piani dell’edificio, compreso l’interrato, è ventilato ed illuminato naturalmente con aperture poste sul lato nord del volume. La larghezza del vano di ingresso è di 2,40m, da cui si accede sia ai locali pulizie, che allo spazio adibito al deposito passeggini.
Le aperture sul prospetto nord, sono per lo più di locali di servizio (bagni), e si caratterizzano per essere dei tagli orizzontali di 120cm di larghezza. Queste aperture sono disposte in maniera ordinata sul prospetto, e coerenti in tutti e tre i piani. Negli ambienti in cui si è reso necessario optare per vere e proprie aperture, in corrispondenza delle camere da letto, questo ordine serale di finestre è stato interrotto da portefinestre 90x240cm che spezzano il ritmo regolare e disarticolano il prospetto.
Il prospetto sud si immerge nel paesaggio naturale affacciandosi sulla collina erbosa e boschiva in direzione del Plan de Corones. Data la bellezza del contesto, e la riservatezza dovuta al fatto che il lotto A3 è l’ultimo a sud est della zona d’espansione, il prospetto sud è stato deputato interamente agli affacci della zona giorno, con grandi aperture quadrate (240x240cm) che danno sui terrazzi. Si tratta in definitiva di un prospetto abbastanza regolare, scandito dai marcapiani che si modellano per diventare la soletta dei balconi, in cui l’intento progettuale è offrire un inserimento armonico col contesto. Il parapetto dei balconi, profondi 180cm, è pensato in quadrelli di acciaio brunito, per limitare al minimo lo spessore degli elementi, accentuando così il senso di propensione all’esterno delle solette. Questo elemento metallico (verniciato grigio opaco, secondo prescrizioni del Piano Attuativo), contrasta con gli intradossi delle coperture e con gli infissi in legno, a cui è deputata la sensazione del calore domestico. La serialità delle dimensioni delle aperture, suddivise in 4 formati totali, tra finestre e portefinestre, rende economica e sostenibile la produzione.
I prospetti corti (est ed ovest) sono quelli più articolati, perchè fungono da quinta ad ambienti funzionali differenti (cucine, soggiorni, camere). La separazione di questi dall’ambiente pubblico avviene a piano terra dalla staccionata di delimitazione dei giardini, che interdice l’avvicinamento agli estranei, e di conseguenza non permette l’introspezione.
I materiali ricalcano le indicazioni delle norme del Piano Attuativo, e rispettano i caratteri tipici dell’architettura del luogo. Il contesto si compone di edifici totalmente intonacati, con infissi ed elementi decorativi lignei, e metallici.
L’edificio residenziale si caratterizza per avere due tipi di intonaco: lamato – a grana fine e toni chiari – per i muri; intonaco con effetto rustico e toni scuri per tutti gli elementi aggettanti e gli sporti di gronda. Le scossaline sono in metallo grigio, mentre gli infissi e gli intradossi degli sporti sono in listelli di larice. Le pavimentazioni sono pensate in autobloccanti di cemento chiari, che riprendono la pavimentazione esterna esistente, e garantiscono la permeabilità e il rispetto dei CAM.

ASPETTI FUNZIONALI

I 9 alloggi progettati (uno in più rispetto agli 8 prescritti dal bando), sono delle seguenti tipologie: 3 di tipo A2, 2 di tipo B2, 2 di tipo B1 e 2 di tipo C.
Al piano terra sono stati distribuiti 3 appartamenti di tipo B1, A2 e B2. Al piano primo, si trovano 1 appartamento di tipo C, uno A2 ed uno B2 con soggiorno cucina uniti, ed infine al secondo piano si trova un appartamento di tipo
C, uno A2 ed un B1 con cucina e soggiorno separati.
Tutti gli appartamenti hanno un’esposizione contrapposta su 3 lati Nord-Est-Sud, o Nord-Ovest-Sud (tranne per gli A2 che essendo bilocali hanno di regola un solo affaccio a sud). Di norma abbiamo privilegiato inserire le zone notte a Sud, principalmente per un discorso di prossemica, ma anche per un maggiore godimento del paesaggio.
Ogni appartamento risponde alle prescrizioni e dimensionanti forniti dall’IPES, e la distribuzione segue schemi funzionali consolidati in cui le camere e i servizi sono distribuiti da brevi corridoi che consentono un risparmio importante di superficie. I pavimenti caldi, quindi per soggiorni, camere e corridoi, sono previsti in parquet prefinito con uno strato nobile di spessore almeno 4mm in rovere, per garantire all’ambiente un senso di comfort elevato; i pavimenti interni freddi sono invece in piastrelle di ceramica che consentono un alto livello di resistenza e durabilità.
Tutti gli alloggi sono dotati di balconi aggettanti, accessibili dalla zona giorno, con affaccio a sud, che non presentano problemi di introspezione. Gli appartamenti collocati a piano terra possono usufruire di un grande giardino privato, e sono direttamente collegati con i locali delle abitazioni grazie a delle portefinestre.
Una riflessione è stata posta anche su come limitare i costi di costruzione, progettando appartamenti dalle piante regolari, incolonnando bagni e cucine dei piani sovrapposti, in modo da garantire economicità nella realizzazione delle varie tipologie di impianti, in particolar modo quelli relativi agli scarichi.
Al piano interrato sono localizzate le 9 cantine di 7 o 10mq, cui si accede direttamente dal vano scala interno. Un secondo accesso, direttamente dall’esterno, è garantito dal volume secondario di fronte l’ingresso, che mette in relazione il parcheggio interrato già costruito e non oggetto del concorso.
Il piano interrato si sviluppa su 2 quote sfalsate. Una (vincolata dal parcheggio esistente a cui occorre collegarsi) è posta a 24,20m (-4,80m rispetto alla quota di ingresso che si trova a +29m); l’altra è stabilita a quota 25,90m (-3,10 m) alla quale sono situate tutte le cantine. Questo sfalsamento dei livelli è necessario in quanto l’altezza dei locali tecnici, se fossero posti tutti alla quota di 24,2m, sarebbero di un’altezza spropositata ed irragionevole. Tutti i locali, a qualsiasi livello, sono accessibili dai vani scala e dagli ascensori, e messi in collegamento tra di loro.
Al piano interrato, oltre alle cantine e ai garage, sono stati inseriti i 2 locali tecnici deputati alle caldaie (15mq) e ai contatori (6,20mq), direttamente accessibili dall’esterno tramite la scala posta nel locale secondario. Tutti i locali (tecnici e cantine) sono finestrati ed areati naturalmente, tramite un sistema di scannafossi che canalizzano l’areazione naturale.

STRUTTURE

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PROTEZIONE ANTINCENDIO

La compartimentazione e le vie di fuga saranno conformi alla normative vigenti.
Tutti i passaggi impiantistici tra le varie unità immobiliari e tra i vari piani saranno sigillati con idonei materiali certificati per mantenere la compartimentazione VVF. Sarà predisposto un attacco per autopompa VVF e una linea collegata all’acquedotto. Nell’immobile sarà disposto un idrante UNI 45 posizionato nel pianerottolo di ciascun piano.
Le vie di accesso e di fuga dal piano interrato sono concepite per essere compartimentate ai sensi di legge, e garantiscono il regolare e sicuro deflusso dell’utenza.

SICUREZZA / APPLICAZIONE D.lgs. 81/2008

La gestione di tutto il processo di costruzione del nuovo insediamento residenziale dovrà avvenire nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavori (D.lgs. 81/2008), e in particolare del suo Titolo IV.
Le prime prescrizioni in materia di sicurezza nei cantieri devono evidentemente essere recepite all’ interno del processo di ideazione e di progettazione dell’ opera.
L’ intervento proposto non presenta nessuna peculiarità di rilievo che esuli dalla normale attività di realizzazione di opere analoghe in contesti come quello preso in esame.

CRITERI AMBIENTALI MINIMI (CAM)

Premesso che un maggiore dettaglio inerente l’ applicazione dei criteri ambientali minimi dovrà necessariamente essere trattata nello sviluppo della progettazione esecutiva, si riportano di seguito alcune linee generali di impostazione delle scelte progettuali.
Riduzione del consumo di suolo e mantenimento della permeabilità dei suoli
Come richiesto da D.M. 11/01/2017 sono state rispettate sia le superfici minime permeabili, sia le superfici minime adibite a verde.

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