Il progetto ha previsto la ristrutturazione e il cambio d’uso da residenza ad uffici e l’inserimento di un’autorimessa interrata per la villa progettata nel primo Novecento da Giuseppe Vaccaro (villa Goldoni).
La villa Goldoni fu parzialmente danneggiata dalla deflagrazione della bomba che annientò la villa contigua a monte. Nel dopoguerra venne riparata e modificata introducendo la forma curvilinea in un angolo e la scala interna. Nel 1949 Giuseppe Vaccaro riprogetta l’edificio introducendo un linguaggio razionalista contrastante e, a suo modo, dialetticamente integrato nella generale composizione.
La nostra soluzione progettuale ha previsto l’eliminazione di tutto il muro di sostegno e dell’incongruo parapetto, ritrovando l’andamento del terreno originario e scoprendo il basamento del fabbricato. L’operazione di ridisegno progettuale degli esterni ha portato anche a trovare l’ingresso alla villa alla quota coincidente con l’attuale pavimento del piano ex-seminterrato e, attraverso la eliminazione della ripida e disagevole scala, consentire un facile accesso anche ai portatori di handicap motorio.
Assolutamente invariata è rimasta la parte di fabbricato di progetto di Vaccaro che è stata valorizzata con un accurato intervento di “restauro del moderno”.
Un altro aspetto fondamentale del progetto riguarda la scelta di riposizionare la scala nella sua collocazione originaria liberando così la loggia e consentendo una distribuzione decisamente più razionale all’insieme, per piani. L’introduzione di un ascensore disimpegna i diversi livelli garantendo un facile accessibilità. La consistenza dell’edificio è conservata, nonostante sia oggi un ufficio prestigioso in una villa primo Novecento.

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