STUDIO LENZI & ASSOCIATI

Project: Transformation of a road to a square
Trasformazione di strada in piazza pedonale e carrabile
Location: Piazza della Libertà – Porretta Terme (Bo)
Client: Comune di Porretta Terme (Bo)
Role: Architecture, Engineering, Work Management
Date: Design 2005 – Building 2006
Construction cost: 805.748,00 €

L’intervento di riqualificazione di Piazza della Libertà ha trasformato una strada asfaltata carrabile, con aiuola centrale di divisione carraria, in una piazza con parte permanentemente pedonale e attraversata da un percorso regolato per gli autoveicoli.

Assumendo un punto di vista storico abbiamo notato che la piazza come elemento urbano è successivo all’impianto cittadino. La piazza attuale è divenuta centrale attraverso un processo di accrescimento della città che le ha assegnato una posizione nodale ma non una forma centrata sui suoi monumenti. La piazza sembra infatti, con la sua forma, poter concentrare attività e persone, ma non trattenere ed intrattenere. La quinta degli edifici concava, e il lato opposto rettificato, definiscono un invaso a piccola pendenza che merita di essere evidenziato e sfruttato nelle sue potenzialità.

L’intervento realizzato ha portato a compimento questo processo di centralizzazione assumendo un disegno che, fotografando l’irregolarità e l’organicità della piazza, ha conferito maggiore unità e rigore formale. Questo intervento ha realizzato un buon equilibrio fra l’accessibilità e l’utilizzo carrabile e quello pedonale.

Le esperienze di progettazione condotte hanno evidenziato il carattere particolare e a suo modo unico di Piazza della Libertà. L’idea di sovrapporre un qualsivoglia disegno all’invaso della piazza confliggeva con la forma e con gli attraversamenti esistenti. Un disegno geometrico, centrato, diviene in questo contesto immediatamente gratuito, immotivato.

Eppure vi era la necessità di un disegno formale. Necessità di una maggiore eleganza e preziosità collegata con le conferme che la piazza ha ricevuto di baricentro cittadino, snodo delle diverse anime della città.

Partendo da esigenze elementari, proviamo ora a descrivere un quadro di indicazioni che hanno composto il disegno complessivo.

a. Innanzitutto notiamo che i camminamenti esistenti, i marciapiedi a ridosso degli edifici, erano di misura insufficiente per consentire una comoda passeggiata. La nostra proposta è stata quella di ampliarli di un 50% per alcune ragioni:

il granito esistente è il materiale di maggiore pregio presente ed ha dato buona prova di invecchiamento,

il granito non è autoctono per Porretta ma ha già dato prova di integrazione coi colori dell’Appennino ed è elemento tipico per questo genere di pavimentazioni, a cominciare da Bologna,

un ampliamento di questa fascia può innescare una valorizzazione reciproca fra ciò che esiste e si conserva e ciò che si aggiunge e si accosta. Per questo, il nuovo materiale dell’ampliamento dei marciapiedi sarà granito studiato per l’accostamento e in un contrasto calibrato con l’esistente,

infine e non da ultimo osserviamo che conservare e integrare questa pavimentazione in un disegno unitario costituisce un risparmio economico a fronte di una sostituzione.

b. Notiamo che la piazza presenta un alto numero di impieghi. Anche nell’ipotesi di usi regolamentati, ora realizzati, occorre che il suo disegno, e l’investimento necessario per realizzarlo, abbiano una lunga durata. Nei termini di una durabilità dei materiali ma anche e soprattutto, di un disegno flessibile e calato nel contesto.

Per questo osserviamo che, caratteristica di Porretta, mai abbastanza valorizzata, è la presenza di vicoli e percorsi diversi, affluenti in piazza in modi disparati.

L’idea grafica fondante è quella di sottolineare questi punti, moltiplicandone le possibilità di accesso e collegandoli con punti significativi dell’invaso. Questo disegno, come si noterà, ha particolare attinenza con la forma specifica della piazza e presenta una brillante progressione nelle sue inclinate che si collega al veloce/stretto, lento/largo e di nuovo veloce/stretto dei restringimenti e allargamenti della piazza.

La via Mazzini, principale passeggio della città novecentesca, appare ora scollegata, nonostante l’adiacenza con la piazza. L’idea di proseguire la trama dei collegamenti pedonali è necessaria per dare una maggiore continuità del sistema pedonale. Il disegno a zig-zag indicato ha il riscontro reale di mettere a sistema la prospettiva di via Mazzini col centro del palazzo dell’albergo Italia, l’inizio di via Borgo Lungo col portale del Municipio e così via.

c. I percorsi matrice del disegno sono quindi le molteplici percorrenze pedonali, ma anche il percorso carrabile, opportunamente dimensionato e collocato. Il precedente uso della piazza fotografava una sostanziale predominanza e forza dell’automobile, resa più evidente dall’aiuola centrale. L’aiuola infatti, anziché essere elemento verde vitale era divenuto un ostacolo ed era utilizzata dagli automobilisti come rotonda per invertire il senso di marcia. Questo ultimo aspetto insieme alla pluralità di approdi per le auto creavano un generale senso di insicurezza nel pedone e lo relegavano ad un passaggio in stretta aderenza agli edifici. Il progetto ha previsto l’eliminazione dell’aiuola e la creazione di un disegno, con rilievi e illuminazione che ha delineato più nettamente il percorso carrabile. La piazza ora è unitaria e l’attraversamento regolato. La posizione delle auto al di fuori del percorso adibito per essa, anche se in assenza del vigile urbano.

All’interno dei diversi campi di pietra previsti vi è un disegno con luci da pavimento e delineatori che tracciano un percorso per le automobili senza che questo diventi il motivo principale e separatore per la piazza stessa.

d. L’illuminazione si compone essenzialmente in due tipologie di corpo illuminante montate a parete e un delineatore di percorso. Un corpo illuminante in sommità degli edifici, in sostituzione dell’attuale luce stradale posta al centro della piazza. Questa luce, di tipo wall-washer, oltre ad illuminare pienamente la pavimentazione della piazza, ha lo scopo di accentuare le facciate degli edifici. Sono infatti le facciate così illuminate a presentare, nel loro insieme, quell’elemento decorativo nuovo, senza la necessità di aggiungere faticosi e costosi orpelli.

A quota 3.50 m da terra è prevista una seconda linea di illuminazione, più serrata, sempre lungo gli edifici, rivolta a rafforzare l’attacco a terra delle facciate e ad evidenziare le attività.

e. Il disegno della pavimentazione si compone di striscie ortogonali alla linea carraia e da campi a spinapesce. I materiali previsti, oltre ai requisiti di ruvidità, durevolezza e antigelività, realizzeranno un contrasto calibrato di cromie che arricchisce, senza introdurre elementi stranianti, la piazza. Fatta salva l’idea di un colore grigio dominante, del collegamento con le altre pavimentazioni presenti, si vuole qui proporre una soluzione che si integri nella tradizione di Porretta e nel contempo rappresenti un arricchimento, di qualità e di decoro.

Questa una delle motivazioni dell’innervatura con listelli trasversali. Il loro posizionamento tiene conto già di un eventuale uso futuro a parcheggio di alcune parti, durante il periodo invernale. Senza sovrapporre segnaletiche a vernice.

f. Il decoro urbano si ottiene quindi con un disegno coerente con l’esistente, avendo cura di aggiungere segni che hanno una effettiva rilevanza e selezionando e riducendo fortemente gli “oggetti diversi”. In questo senso abbiamo pensato ad un disegno non gratuitamente “artistico” e individuiamo precisamente alcuni punti focali nei quali studiare una sequenza di oggetti.

La passeggiata da via Mazzini ha nel nuovo disegno un punto focale nella facciata dell’Albergo Italia. Una volta arrivati in piazza un secondo punto focale. Questo posto, così defilato, è il luogo ideale per collocare un oggetto, che non sia da ostacolo come la precedente aiuola e che possa permanere in futuro. Per questo abbiamo disegnato una lanterna con seduta. Un punto misuratore fra la torre anni ’30 e l’inizio della piazza. Un nuovo punto di ritrovo.

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