Progetto del padiglione espositivo Chevrolet e ristrutturazione complesso Opel.
Il nuovo edificio è stato originariamente pensato come portico di accesso ad un padiglione più grande: il vecchio edificio industriale restaurato e chiuso da vetrate. Il progetto è stato successivamente modificato, in corso d’opera, per utilizzare il nuovo portico come piccolo padiglione auto. Una piccola gemma vetrata da 200 mq.
La costruzione si inserisce nell’edificio di archeologia industriale come un cuneo, rispettosamente più basso, e al tempo stesso maggiormente visibile nella prospettiva dell’automobilista che percorre via Zanardi.
Il trattamento del cls facciavista e l’uso delle vetrate bicolore (blu e verde) rendono prezioso questo spazio, all’ingresso del complesso espositivo.
All’interno il gioco neutro di colori e la struttura arretrata sono pensati per esporre e meglio presentare più tipologie di automobili.
Il resto del complesso è stato restaurato (edificio metallico anni ’50) e colorato di nero, così come la nuova recinzione.
A piano interrato, è stata creata una nuova potenziale vetrina, lungo via Zanardi, aprendo il muro di mattoni anni ’50. Questa parte di progetto doveva servire un edificio espositivo più grande, nel mondo del commercio dell’auto, sempre in evoluzione.
Il padiglione è stato demolito nel 2018, per far spazio ad un supermercato.