STUDIO LENZI & ASSOCIATI

Progetto: Nuova sede direzionale C.N.A. Faenza

Location: Via della Costituzione, 1  Faenza (Ra)

Cliente: Sedar CNA Servizi

Role: Architecture, Engineering, Work Management

Data: Design 2007-2009  –  Building 2009-2011

Costo: 5.470.000,00 €

L’edificio CNA è stato progettato nel più vasto piano di riconversione dell’area industriale ex-Neri. Per consentire una migliore esposizione sul lato opposto sud, è stato necessario realizzare una variante di piano, prevedendo la facciata in questa direzione ruotata e non parallela alla posteriore strada di impianto.

La sagoma dell’edificio è articolata e consente al suo interno, a fronte di uno schema lineare per uffici, la creazione di un volume quadruplo a tutt’altezza utilizzato anche per la ventilazione naturale nelle mezze stagioni. La facciata degli uffici si apre così maggiormente per cercare il migliore fronteggiamento a circa 16° a sud ed allinea alla nuova vista, conquistata da questa posizione, del centro storico

Un importante vincolo presente è costituito dall’ampia rotonda che raccorda gli assi viari presenti. La facciata stretta rivolta verso questo elemento urbano è trattata con una forma tondeggiante e pronunciata, come la prua di una nave.

All’esterno l’edificio si presenta con il fronte principale lato sud su cui è posto l’ingresso CNA e dell’agenzia bancaria BCC. Il parcheggio prospiciente è alberato con essenze a foglia caduca per la protezione estiva dall’irraggiamento e consentire la penetrazione dei raggi solari in inverno. Sotto al parcheggio sono disposte 18 sonde geotermiche di lunghezza 110 metri che rendono completamente gas-free l’edificio.

Sul lato sud, quattro livelli di pensiline fotovoltaiche (38 kwh) schermano in modo permanente le ampie vetrate dell’edificio. Sono completamente integrate nell’edificio e costituiscono uno schermo/diffusore di luce naturale/artificiale con una serie di led disposti inferiormente alle pensiline stesse.

L’idea di fondo di voler utilizzare il meno possibile il sistema di raffrescamento artificiale è evoluta nel disegno di un secondo camino verticale, oltre alla valutazione dei due corpi scala e al quadruplo volume di ingresso, con sezione via via salendo ridotta, secondo una proporzione logaritmica. Il camino è terminato da un periscopio con piano orizzontale verso sud che costituisce un acceleratore dei piccoli movimenti d’aria indotta. In sommità è posto un vasistas automatizzato e collegato al sistema di gestione che regola l’intero edificio.

L’edificio è infatti interamente automatizzato a partire dal controllo della qualità dell’aria e dalla luminosità di ogni ambiente, con il fine di una migliore regolazione di questi aspetti e di un minor consumo energetico. L’edificio è in definitiva è concepito per rispettare concretamente i principi della bioarchitettura e della bioedilizia, sviluppato attraverso criteri in grado di conferire al complesso un’elevata valenza energetica.