The project for the renovation of a historic hotel and the new Spa, built in place of a suggestive war bunker dug into the mountain.
For the Spa, the full use of the decompression chambers and natural materials such as the imposing bottom-formwork stones hanging over the pool, generate a spatial quality made of pleasant contrasts: the water and the preciousness of the mosaics contrasted with the local dark stone, the spaces in the half-light and the swimming pool that comes out into the light, emerging from the slope of the mountain as the novelty of this project.
The hotel has been renovated by removing the recent old-fashioned layers and creating an image consistent with the origins of the PrimoNovecento hotel.

This project was carried out in the context Helvetia, which was built in 1904 in the Park Rome. In the past the Study Lenzi & Associates has implemented the project of renovation of the building and rooms. This project extends the complex using some parts dropped for a large spa area divided into pools, wetlands, box massages and fitness area. First analyzes showed that the Wellness Center could not be contained within the existing building unless sacrificing a lot of space. It was therefore necessary to find a spacious and suited to accommodate all environments provided but at the same time integrated with the existing context. Just from the surrounding building and a desire to reconcile with the new town, was born the idea of creating the new wellness area below ground, exploiting two tunnels-existing walkways connected to a bunker, originally a bomb shelter, completely buried in the mountain behind the building. Thus was born the idea of the “cave pool” or better the “cave pool.”

The project involved the insertion of the swimming pool between the two existing tunnels, digging the mountain and repositioning it on the cover of the new volume, and use of the tunnel as the connection path to the former bunker and how vascular, thus partially flooded, and the realization of the relaxing pool area between the mountains and the existing building, and finally the realization of the turkish bath and sauna in the bunker. Later it was decided to re-use the outdoor staircase that connected the bunker to the Park Rome, to derive the bio: a strongly suggestive characterized by stone walls, concrete ceiling and pleasant infiltration in the mountains above.

Even for the “relaxation area wet”, cut out of the turkish bath and sauna, have been investigated factors strongly suggest to define a comfortable, relaxing and at the same time non-trivial or fake. It was decided to keep the existing context as much as possible, cleaning up the walls and ceiling of the scale of time in order to preserve the original character of the environment and witness the power of nature. The lights dim, the entries in stone, the simply furnished and craft complement the essence of space.

The most challenging of the entire project is the pool and its realization. It was necessary to provide an important structure in reinforced concrete perimeter in support of the walls of the mountain dug (for an area of about 110 square meters) and covering the entire pool area and relax, in turn characterized by the absence of intermediate structures such as septa and pillars. The roof floats above the perimeter walls of stone and is torn in two places: in the large skylight that frames a view of the sky and the mountains just above the relaxation area and into the gap between the recessed portion below the mountain and the part above ground. The reinforced concrete walls were coated with thick stones. In this way, on the one hand has recreated the natural environment (the cave), but it has also prevented the effect of fake and spectacular, often given the slender coating.
To accentuate the effect lagoon in the cave it was decided to carry out the vent on the bottom of the pool and leave retractable lap the stone walls of the water. Particular the effect of water that finds its way into cuts provided in the wall of the trench from which, through these cuts, you can spy on the tub with its waterfalls and its water.

The space tank has been carefully designed to meet the expectations recreational and medical applications. To the main tank characterized by thermal water and from different points tub, alongside the two vascular (hot and cold). The choice of the type of tub, placed in a circle with chairs and benches central geyser isolated, and their positions were also studied with aesthetic and visual function.
The remaining part of the wellness center is spread inside the building, at the pool or at the level of the entrance to the hotel.
Separated from the pool area with large windows punctuated by impressive septa, there is the massage area consists of 7 special box. Crossing the brightly colored box that separates each individual from the common corridor, desecrating the image applied to the doors of the high box, you enter a space padded and comfortable.
Accurate was the choice of lights: designed for every room and never repeated, but always point or diffuse impact; aimed to characterize each space and to accentuate the typical aspects.

Il progetto del rinnovo di un albergo storico e la nuova Spa, realizzata in luogo di un suggestivo bunker della guerra scavato nella montagna.

Per la Spa il pieno utilizzo delle camere di decompressione e di materiali naturali come le imponenti pietre fondo-cassero appese sulla piscina, generano una qualità spaziale fatta di contrasti piacevoli: l’acqua e la preziosità dei mosaici contrapposta alla pietra scura locale, gli spazi nella penombra e la piscina che fuoriesce alla luce, emergendo dalla scarpata del monte come la novità di questo progetto.

L’albergo è stato ristrutturato togliendo gli strati recenti demodé e realizzando un immagine coerente con l’origine dell’hotel PrimoNovecento.

Questo progetto è stato realizzato nel contesto dell’hotel Helvetia, edificio costruito nel 1904 nel Parco Roma. In passato lo Studio Lenzi & Associati ha realizzato il progetto di ristrutturazione dell’edificio e delle camere. Questo progetto amplia il complesso alberghiero utilizzando alcune parti dismesse per un’ampia zona benessere articolata in piscine, zone umide, box massaggi e zona fitness. Dalle prime analisi è risultato che il Centro Benessere non poteva essere contenuto dentro il fabbricato esistente a meno di non sacrificarne molti spazi.  Era quindi necessario trovare uno spazio ampio e consono ad accogliere tutte gli ambienti previsti ma allo stesso tempo integrato con il contesto esistente. Proprio dall’ambiente circostante all’edificio e dal desiderio di conciliare nuovo con storico, è nata l’idea di realizzare la nuova zona benessere sotto terra, sfruttando anche due tunnel-camminamenti esistenti collegati ad un bunker, in origine rifugio antiaereo, completamente interrato nella montagna alle spalle dell’edificio. È nata così l’idea della “piscina in grotta” o meglio della “grotta piscina”.

Il progetto ha previsto l’inserimento della vasca piscina tra i due tunnel esistenti, scavando la montagna e riposizionandola sopra la copertura del nuovo volume, e l’utilizzo dei tunnel come percorso di collegamento all’ex-bunker e come percorso vascolare, quindi parzialmente allagato; la realizzazione della zona relax della piscina  tra la montagna e il fabbricato esistente, e infine la realizzazione del bagno turco e della sauna nel bunker. In seguito si è deciso di riutilizzare anche la scala che collegava il bunker al Parco Roma, per ricavare la biosauna: un ambiente fortemente suggestivo caratterizzato da pareti di pietra, soffitto in cemento e piacevoli infiltrazioni dalla montagna soprastante.

Anche per la “zona relax umida”, ricavata tra il bagno turco e la sauna, sono stati ricercati fattori fortemente suggestivi per definire un ambiente confortevole, rilassante e al tempo stesso non banale o posticcio. Si è deciso di mantenere il più possibile il contesto esistente, ripulendo le pareti e il soffitto dalle incrostazioni del tempo in modo da conservare il carattere originale dell’ambiente e la testimonianza della forza della natura. Le luci soffuse, gli inserimenti in pietra, gli arredi sobri e artigianali completano l’essenza dello spazio.

L’opera più impegnativa dell’intero progetto è la piscina e la sua realizzazione. È stato necessario prevedere un’importante struttura perimetrale in cemento armato a sostegno delle pareti della montagna scavata (per una superficie di circa 110 mq) e della copertura di tutta la zona piscina e relax, caratterizzata a sua volta dall’assenza di strutture portanti intermedie quali setti e pilastri. La copertura galleggia sopra le pareti perimetrali in pietra e si squarcia in due punti: nell’ampio lucernaio che inquadra uno scorcio di cielo e montagna proprio sopra la zona relax e nella fessura tra la parte incassata sotto la montagna e la parte fuori terra. Le pareti in cemento armato sono state rivestite con pietre di grosso spessore. In questo modo da una parte si è ricreato il contesto naturale (la grotta), dall’altra si è evitato l’effetto posticcio e scenografico, spesso dato dall’esile rivestimento.

Per accentuare l’effetto laguna in grotta si è deciso di realizzare lo sfioro sul fondo della piscina a scomparsa e di lasciare lambire le pareti in pietra dall’acqua. Particolare l’effetto dell’acqua che si insinua nei tagli ricavati nella parete del camminamento dal quale, proprio attraverso questi tagli, si riesce a spiare la vasca con le sue cascate e i suoi giochi d’acqua.

Anche lo spazio vasca è stato attentamente studiato per rispondere alle aspettative ludiche e medicali. Alla vasca principale caratterizzata da acqua termica e da diversi punti idromassaggio, si affiancano i due percorsi vascolari (caldo e freddo). La scelta del tipo di idromassaggio, sedute poste in circolo con gaiser centrale e panche isolate, e le relative posizioni sono state studiate anche con funzione estetica e visiva.

La restante parte del centro benessere si sviluppa dentro il fabbricato, a livello della piscina o a livello dell’ingresso all’albergo.

Separata dalla zona piscina da ampie vetrate scandite da imponenti setti, si trova la zona massaggi composta da 7 box speciali. Attraversando la parte vivacemente colorata che separa ogni singolo box dal corridoio comune, profanando l’immagine applicata alle altissime porte dei box, si entra in uno spazio ovattato e confortevole.

Accurata è stata la scelta delle luci: studiata per ogni ambiente e mai ripetuta, puntuale o diffusa ma sempre di impatto; mirata a caratterizzare ogni singolo spazio e ad accentuarne gli aspetti tipici.

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