STUDIO LENZI & ASSOCIATI

Project: New school buildings
Nuovo polo scolastico
Location: Caraglio (CN)
Auctioneer: Comune di Caraglio

Design level:: Progetto preliminare
Date: 2012
Result: 15/29

CONCETTI INFORMATORI
Caraj/Caraglio. Il territorio è fondamentale per le caratteristiche dell’architettura. Dalla lettura attenta degli aspetti storici, geografici e sociali nasce una proposta ideativa particolarmente attenta e calzante per un corretto inserimento ambientale. L’obiettivo del migliore valore estetico, in questo senso, sarà perseguito aderendo con i vincoli contemporanei, a quanto di meglio prodotto in questo ambiente. Con un significato sia storico/culturale di legame con la comunità, sia ambientale/bioarchitettonico per una migliore prestazione energetica e climatica.
Quanto sinteticamente illustrato nelle successive soluzioni progettuali sarà interamente permeato da questo proposito. Dalla conoscenza attenta delle componenti storiche, geografiche, sociali, normative e climatiche del luogo nasce una proposta progettuale particolarmente attenta alla sostenibilità.
Il complesso scolastico realizzato nella totalità della previsione di piano è sicuramente per Caraglio “intervento a scala urbana” tale da poter modificare sensibilmente l’ambiente in cui si colloca: è proprio per questo motivo che l’approccio progettuale non può rifarsi allo “stupire” e quindi allo “isolamento” ma deve invece trovare i caratteri del “comprendere” e dello “accogliere”.
Né va dimenticato che un grande spazio pubblico, come sarà il nuovo plesso scolastico, non può che essere lo spazio comune, lo spazio in cui la comunità deve riconoscersi e, in termini più ampi , deve potersi riconoscere. Crediamo fermamente che l’architettura funziona se e solo se è strettamente radicata nel suo contesto ambientale.
L’architettura funziona se è strettamente radicata nel suo contesto ambientale. Per fare un esempio concreto, fra gli elementi analizzati e valutati positivamente come elemento del progetto vi è il viale alberato. La città si apre ed estende verso la campagna a partire dall’Ottocento con viali alberati, sul modello dei boulevard francesi. Caraglio non fa eccezione e presenta un bell’assetto ordinatore con la via Cesare Battisti che dal centro ci conduce all’area oggetto del concorso.
Qui, nell’area assegnata, i giochi sembrano fatti, ma la nuova strada, questo piccolo elemento del complessivo assetto urbano di Caraglio può essere l’occasione per realizzare un tema economico ma simbolicamente rilevante: un nuovo viale alberato.
Un altro concetto informatore del progetto nasce dalla presenza storica del Filatoio di Caraglio. Il Filatoio è un esempio dello sviluppo protoindustriale ed è una testimonianza di un periodo della città di grande significato per il paesaggio agrario con la diffusione della coltivazione del gelso. Oggi è un luogo frequentato e nuovamente vitale per la comunità. Trovare una citazione e un legame simbolico nel nuovo polo scolastico ci sembra particolarmente significativo.
Studiare a Caraglio. Il nuovo polo scolastico sarà determinante per la crescita affettiva, cognitiva e linguistica dei bambini che qui studieranno. Gli spazi definiti dall’architettura vorremmo che fossero propulsivi di uno sviluppo sociale come parte dello sviluppo cognitivo. Per questo proponiamo ambienti che possano diventare luoghi di incontro, dove lo scambio è facilitato.
Spazi concettualmente vicini alla Caraglio storica. E candidati a diventarne una logica prosecuzione. Citavamo prima “accogliere” e “comprendere”: ecco appunto il viale alberato, con le sue qualità dinamiche nel corso dell’anno, ed ecco delle corti come piazze/luogo di ritrovo, degli elementi facilmente riconoscibili e di orientamento come gli ingressi chiaramente individuati e caratterizzati e le distribuzioni interne come strade della città murata. Infine gli ambienti dedicati allo studio inondati di luce e con la vista sempre presente sull’elemento naturale cangiante delle corti verdi e delle montagne inquadrate.

SOLUZIONI PROGETTUALI
La viabilità – Il viale di impianto del nuovo polo è pensato come un importante nuovo asse urbano: il viale delle scuole. Per questo è progettato con la dimensione di un doppio senso viario, anche se la decisione della gestione stradale spetta al più ampio piano del traffico. La rotonda progettata rispetta questa possibilità e “fa sentire” a chi percorre via C.L.N. l’importanza del nuovo tratto viario.
La gestione dei controviali di servizio ai singoli edifici scolastici dovrebbe essere invece strettamente a senso unico, con una indicazione da sud a nord. La scelta di questo impianto è rivolta a risolvere possibili congestioni di traffico dovute a scelte diverse nel disegno viabilistico. La realizzazione del viale con i controviali facilita infine la previsione di fermate di scuolabus dedicato a ciascuna scuola.
Questo disegno unitario consente in definitiva una gestione differenziata dei flussi veicolari. L’accompagnamento alla scuola materna è genericamente più lungo e gli stalli per il parcheggio consentono questa sosta, così per le scuole elementari e medie la sosta è più breve ma il numero di persone può essere superiore per la dimensione dei plessi stessi. Un discorso a parte merita infine la cucina centralizzata e la centrale tecnologica che sono completamente defilate e con uno specifico parcheggio.
Troviamo particolarmente significativa la proposta di un nuovo tracciato ciclopedonale a servizio di tutto il complesso e strettamente connesso innanzitutto con via Battisti. Con questo disegno è possibile abbreviare i percorsi e separare con chiarezza i flussi di mobilità incentivando l’uso sostenibile della bicicletta nelle mezze stagioni.
In buona sostanza la nuova pista ciclabile dovrebbe raccordarsi con le vie del centro che sarà così sempre più riqualificato.
Il viale alberato – Il progetto del nuovo viale prevede per l’attuale via Pellico il ruolo di via residenziale e di servizio in cui sono posti i parcheggi per i dipendenti. In questo modo vi è una perfetta identificazione e specializzazione simbolica delle vie afferenti il centro nella logica polo-antipolo-polo. Via Battisti quale viale alberato e strutturalmente importante con i principali flussi di attraversamento e congiunzione col centro, via Pellico quale strada minore con valenza residenziale e disegno conseguente (una certa irregolarità e morbidezza priva di formalismi) e infine il nuovo viale con una importante alberatura di impianto quale nuova polarità viaria corrispondente al nuovo polo scolastico. Un elemento ordinatore e di identificazione, anche grazie alla continuità verde delle alberature. Il nuovo viale si pone in definitiva come elemento ordinatore e riconoscibile. Asse di orientamento e fruizione piacevole e disciplinata. Gli alberi saranno caducifoglie secondo un corretto orientamento nord-sud, proteggeranno le facciate principali nelle calde estati. Potranno indurre ed amplificare piccole e piacevoli brezze lungo questa direttrice e, contemporaneamente, consentiranno il massimo apporto energetico e luminoso privi di fogliame nei lunghi inverni. L’essenza sarà concordata con l’Amministrazione comunale, nella logica di un impianto più ampio e continuo. L’esempio di via Battisti, con i tigli monumentali è un riferimento perfetto.
Il tiglio è molto adatto al clima di Caraglio e un ottima soluzione per il tema del viale guida profumato.
IL POLO SCOLASTICO
Il polo scolastico – La localizzazione degli edifici sul lotto complessivo è stata valutata prestando una particolare attenzione al rapporto edificio/sole e alle viste ed ai rapporti con gli elementi circostanti.
Le aule sono affacciate a Sud, per la migliore qualità della luce naturale ed il maggiore apporto energetico invernale e, contemporaneamente, più facilmente schermabili in estate. Il corpo delle aule è protetto da un portico continuo sufficiente, secondo gli schemi allegati nei disegni, ad ombreggiarle durante la tarda primavera e l’estate. La simulazione realizzata delle ombre portate ha evidenziato come in questi ambienti così importanti sia garantito il “diritto al sole” durante tutto l’anno.
Le coperture inclinate – La scelta delle coperture inclinate degli edifici risponde ad una attenta analisi del contesto costruito ed alla tradizione dell’edificato storico di Caraglio. Con questa scelta si intende anche contrastare una specifica tendenza alla cubizzazione dell’architettura che si manifesta nei concorsi di idee. La proposta è quella di una copertura contemporanea che consenta alla luce di penetrare in profondità negli ampi corpi di fabbrica degli edifici scolastici e protegga adeguatamente nel tempo gli edifici stessi.
Il microcosmo dei chiostri – Un altro importante elemento dell’impianto progettato è costituito dalla tipologia a corte. La scelta di approfondire questa tipologia presente nel centro storico, ci ha condotti a scoprire il Filatoio. La tipologia degli edifici proposta è particolarmente efficiente in termini di rapporto superficie/volume e controllo delle esposizioni e, come chiarito anche nella seconda relazione e nei disegni, ben si presta alla realizzazione di edifici passivi. Qui vogliamo sottolineare la ricchezza in termini di spazio di questa tipologia che si presta ad avere facciate e volumi in dialogo architettonico con la città e la corte, con un riferimento ai chiostri dello studio, quale luogo separato e maggiormente astraente. La corte, con le sue quinte di affacci specchiantisi e la corona di montagne in sommità, è un luogo calmo e protetto in cui penetra la natura. Questo spazio interno può essere progettato come un giardino avventuroso o una palestra di vita. Per una scuola rappresenta senz’altro una risorsa archetipica in opposizione ai non luoghi ritagliati come semplice esterno di blocchi funzionali.
L’alternarsi delle stagioni, la vista del castello e delle montagne circostanti unita al dettaglio dei profumi e dei colori della progettazione del verde che si andrà ad eseguire costituiscono una splendida cornice delle esperienze e dello studio che qui si vivrà.
ELEMENTARI
La scuola materna sarà dettagliatamente descritta nella relazione successiva dedicata alla prima fase.
La scuola elementare La normativa indica uno standard minimo ed uno “massimo”, per come si è sviluppata oggi la didattica, avendo anche la scuola elementare sempre più necessità di spazi specializzati, è più che opportuno riferirsi allo standard massimo pari a 5,58 mq per alunno e complessivi 3.070 mq (esclusa la palestra di cui trattiamo a parte) ed in particolare 3,10 per la didattica. Se assumiamo come modulo base lo spazio aula min. 45 mq (ottimale 50 mq) sono da prevedersi 22 aule “normali”, 10/11 spazi aula (per alcune attività di dimensione maggiori di 50 mq.) per attività speciali/laboratori, integrative e per il sostegno con possibilità d’uso polivalente sì da ottimizzare il pieno utilizzo degli spazi (biblioteca alunni, informatica, lingua straniera, artistica, scienze/ambiente, psicomotricità, atelier polivalenti in rapporto ai programmi didattici della scuola senza dimenticare il sostegno e le necessità legate all’alfabetizzazione) per le attività collettive anziché un unico grande spazio sono più utili due sottospazi di circa 100 mq aula aggregabili, in più rare occasioni, nello spazio doppio di 200 mq. per costituire una vera e propria “aula magna”. Per lo spazio da dedicare alla mensa (0,70 mq per alunno di cui al D.M. 18.7.1975, compresi servizi e produzione pasti), considerando l’età degli alunni e la migliore gestibilità di uno spazio non “massificato” può risultare utile l’organizzazione per spazi omogenei all’aula per dimensione, tali da ospitare non più di due classi di età parallela, con eventuale utilizzo anche per atelier di attività non complesse durante il resto della giornata scolastica: per il pranzo si può quindi ipotizzare il dimensionamento di 5/6 spazi-aula che consentirebbero anche una organizzazione superiore al semplice “doppio turno” indicato dal decreto.
Per quanto sopra richiamato la scuola prevedrebbe l’equivalente di 44 spazi di 45/50 mq pari a circa 2100 mq per le attività, oltre agli spazi per i servizi, la distribuzione ed uno spazio per gli insegnanti, per una superficie complessiva di 3100 mq estendibile a 3300 mq per dare sede anche agli uffici della direzione didattica.

Per quanto riguarda la palestra, la normativa prevede nell’ipotesi “minima” un semplice spazio di movimento (cosiddetta palestra A1 di 200 mq), in realtà la stessa norma suggerisce di ampliare lo spazio anche per le esigenze del territorio, prevedendosi palestre utilizzabili anche per attività sportiva e quindi palestre di 400/600 mq: si può ipotizzare uno spazio palestra di 18×32 che consente campi regolari di Pallavolo e Pallacanestro con adeguate zone laterali di sicurezza. Con due gradoni per un piccolo pubblico abbiamo circa 650 mq. Per gli spogliatoi, depositi e servizi circa 230 mq. Si può ipotizzare quindi una superficie complessiva di 4.200 mq. L’accesso principale è localizzato lungo il portico del viale delle scuole, mentre gli insegnanti possono accedere anche dal posteriore parcheggio di via Pellico.

MEDIE
La scuola media Anche per la scuola media la normativa prevede uno standard minimo e massimo, con osservazioni analoghe a quelle riferite per la scuola elementare, occorre riferirsi allo standard massimo ovvero 7,03 mq per alunno, complessivi 2.650 mq (esclusa palestra di cui trattiamo a parte), di cui 3,90 per la didattica. Tenendo come base lo spazio aula sono da prevedersi 15 aule normali, 10/11 aule speciali/laboratori (biblioteca alunni, informatica, lingua straniera, artistica, scienze, musica, atelier polivalenti in rapporto ai programmi didattici della scuola senza dimenticare il sostegno e le necessità legate all’alfabetizzazione) per le attività collettive si può configurare un vero e proprio auditorium di almeno 200/240 mq che consenta anche l’utilizzo per le riunioni del polo scolastico.
Per la mensa (0,50 mq per alunno di cui al decreto, compresi servizi e produzione pasti) si ritiene migliorativo un dimensionamento maggiore pari almeno a 200 mq per garantire il doppio turno “vero” (posti per 8 classi) anziché al 70% di cui al decreto (posti per 5 classi).
Per quanto sopra richiamato la scuola prevedrebbe 26 spazi di 45/50 mq pari a circa 1250 mq, oltre all’auditorium, sala insegnanti, ufficio e spazi per distribuzione e servizi, per una superficie complessiva di 2.700 mq. Per la palestra si propone un dimensionamento similare a quanto già indicato per la scuola elementare, circa 600 mq per la palestra vera e propria e 200 mq di spogliatoi e servizi. Si può ipotizzare quindi una superficie complessiva di 3.500 mq. L’ingresso principale è sul viale delle scuole con i parcheggi e i servizi viabilistici illustrati precedentemente. Posteriormente sul completamento della via residenziale esistente vi sono gli ingressi degli insegnanti con parcheggi relativi.
Oltre alla corte con progetto a verde, è disponibile uno spazio esterno per il gioco del calcetto.
Prevenzione incendi Tutti gli edifici sono stati progettati per rispettare le specifiche norme tecniche di riferimento (D.M. 16 febbraio 1982 – D.M. 26 agosto 1992 – D.M. 12 aprile 1996 – D.M. 1 febbraio 1986 e s.m.i.) e pertanto, anche se non precisato nei grafici, è stata prevista la realizzazione di compartimenti antincendio con porte e pareti REI, locali filtro, impianto idrico antincendio interno ed esterno collegato alla rete idrica comunale e di tutte le predisposizioni occorrenti a garantire la prevenzione, la limitazione e la gestione dell’emergenza.
MATERNA
La scuola materna Questo progetto è specificamente illustrato nella successiva relazione dedicata alla fase 1. Sono lì chiariti dimensionamento ed aspetti salienti della progettazione. E’ pensata per una realizzazione in due sub fasi (6 sezioni col proprio ingresso e successivamente le 4 di completamento) in modo tale che per ogni fase l’edificato si presenti compiuto. Ed è soprattutto pensata misura di bambino.

La cucina centralizzata e le singole mense. La cucina è progettata per soddisfare l’intero polo a regime. Il posizionamento scelto, su via C.L.N., consente di disegnare il polo scolastico vero e proprio in modo ordinato ed omogeneo. Il dettaglio della cucina è descritto nella relazione dedicata.

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