STUDIO LENZI & ASSOCIATI

Project: New buildings Finance Agency
Nuova sede provincial Agenzia delle Entrate
Location: Bologna
Auctioneer: Agenzia del Demanio
Design Level:  Progetto preliminare
Date: 2020
Partnership: Con studio DALET

RELAZIONE DI PROGETTO

Il contesto, l’ambiente, la funzione: l’architettura connessa ad una precisa scelta urbanistica.
Ecco quindi un MASTER PLAN che colloca le funzioni abitative in continuità con gli edifici presenti a ovest della Via Legnani e riprende lo schema a corte per creare un verde privato e condominiale mentre lascia libero tutto lo spazio a est da destinare a verde con alberature di alto fusto a nord, quale schermo verso la ferrovia quasi a proteggere la vasta area centrale da destinare a orti di vicinato e zone umide:
Le aree vegetative favoriscono la biodiversità e migliorano il comfort dello spazio urbano.
Un sistema di arterie per lo stoccaggio, il riuso e drenaggio della acque per una regimazione sostenibile delle acque meteoriche, con l’obiettivo dell’invarianza idraulica sull’area.
Tecnologie verdi per la fitoremediation: si prevedono l’impiego di essenze erbacee, arbustive ed arboree per la rimozione dei contaminanti nel sottosuolo e nelle acque. Le essenze vegetali si avvalgono di diversi meccanismi di rimozione degli inquinanti:
– estrazione dei contaminanti con accumulo nei propri tessuti (fitoestrazione)
– biodegradazione dei contaminanti organici attraverso azioni sinergiche tra le piante e i microrganismi presenti nella rizosfera (fitorizodegradazione)
– immobilizzazione degli inquinanti nella zona radicale (fitostabilizzazione)
A SUD L’EDIFICIO PER L’AGENZIA DELLE ENTRATE.
E’ l’occasione per affermare un’architettura orgogliosa della propria funzione pubblica che trasmette un messaggio di empatia, di accoglienza, di trasparenza e di rispetto: un cittadino, non un suddito, entrerà nell’edificio.
Una lama di acqua segue il fronte sud su Via Carl Marx e il fronte est: si individua così senza incertezze l’accesso all’edificio dove il grande atrio a doppio volume offre una accoglienza di qualità architettonica rilevante.
Il fabbricato per gli archivi è collegato/separato da una galleria parzialmente coperta da elementi lamellari che collegano le coperture e creano un effetto di piano continuo. La galleria inquadra l’edificio TPER posto a est di architettura pregevole – Arch. Zacchiroli.
Si propone una corte centrale per offrire benessere visivo agli addetti: la parte centrale ribassata è dedicata alle tecnologie degli impianti termo frigoriferi.

CARATTERISTICHE AMBIENTALI
Il giardino/parco nelle sue diverse accezioni (diversità di funzioni e diversità di scala) è frutto di uno studio attento rivolto ad esaltare lo spazio fruibile a due diversi livelli: da un lato si pone come elemento complementare della struttura, dall’altro si apre ad una funzione più allargata diventando un servizio per la zona.
SPAZI VERDI
La scelta delle specie botaniche da immettere nelle aree circostanti è stata rivolta ad evitare gli inconvenienti e i pericoli dati da piante allergeniche.
La scelta è rivolta a specie sicure quali l’acer platanoides o l’ acer pseudoplatanus e il quercus robur con in più il celtis australis (o bagolaro) e l’ ulmus minor , particolari varietà resistenti. Vengono messi a dimora alberi che abbiano caratteristiche idonee come il tempo di crescita, il portamento, lo sviluppo delle radici e della chioma, la durata della fioritura e delle foglie, la rusticità, la solidità del tronco e delle ramificazioni e la facile manutenzione. Gli arbusti scelti sono il viburno nelle varietà “lantana” e “opulus” (quest’ultimo per la bellezza delle fioriture a gruppi globosi). Per gli spazi erbosi si è individuata come particolarmente adatta la specie denominata “cynodon-dactilon”, nell’ibrido “bermuda grass”, che assicura una rapida e resistentissima copertura del terreno e una manutenzione contenuta. Nelle zone prative possono essere impiegati rasa-erba robot per mantenere una coltre erbosa all’altezza desiderata.
Per l’accumulo dell’acqua per l’irrigazione controllata per le specie arboree e arbustive è prevista una cisterna interrata in modo da recuperare dagli spazi aperti le acque meteoriche.
FUNZIONALITÀ’ E FLESSIBILITÀ’. DISTRIBUZIONE UFFICI
Tutte le funzioni sono sviluppate su due soli piani: si riducono così i collegamenti verticali e i piani di circa 1430 mq cadauno possono essere utilizzati con grande flessibilità.
La zona destinata all’incontro con i fruitori esterni è una vasta hall caratterizzata a doppio volume con ampie vetrate schermate. L’efficiente segnaletica indica e fa riconoscere i diversi punti di approdo: gli uffici front-office specifici. Un ampio spazio è stato riservato all’attesa, mentre la scelta di sviluppare il front-office come una struttura a piccole anse assicura un alto grado di privacy. La dislocazione dei diversi uffici appare definita nella forma, ma con possibilità di flessibilità operativa. Si è voluta favorire un’ampia visibilità per un controllo globale, rafforzato da dispositivi di ripresa.
ILLUMINAZIONE NATURALE
Per valutare un adeguato grado di illuminazione naturale degli ambienti di lavori si è provveduto, in questa fase, ad un’analisi preliminare degli ombreggiamenti effettuata con l’ausilio di una modellazione BIM. Si è considerata l’effettiva criticità del fronte nord raggiunto da una minore quota di irraggiamento. Il progetto sviluppato ipotizza di compensare questa disparità tra i due fronti del fabbricato attraverso un diverso taglio delle aperture, più ampie sul fronte nord, che non necessita di ombreggiamento. L’orientamento nord e sud dei due fronti principali, unito al corretto dimensionamento delle aperture, consente l’attivazione spontanea della ventilazione naturale trasversale.
L’illuminazione artificiale è concepita come un’integrazione dell’illuminazione naturale. Con un geoposizionatore del sole e un sistema di regolazione DALI sarà effettuato in tempo reale il dosaggio della corretta illuminazione a partire dalla disponibilità, rilevata in ogni ambiente, della luce naturale.
ASPETTI COLORE
Per favorire un diretto rapporto tra utenza e controllo è apparso utile prevedere scelte di colore dominante e gamme in tono per l’intero ambiente. La base coloristica è stata determinata nella scelta di tinte calde, dorate, assumendo il criterio del gradimento psicologico. L’effetto del colore giallo-oro varia con l’intensità e la tonalità. Un tono giallo-oro pallido e atmosferico può aggiungere note di accettazione all’ambiente (il colore giallo-oro è quello della felicità, della gloria, della saggezza, dell’armonia e della cultura).
BARRIERE ARCHITETTONICHE
E’ garantito il requisito della accessibilità, sia per gli spazi esterni che per la fruizione dell’interno della struttura edilizia da parte del pubblico e da parte del personale in servizio.
a) SISTEMAZIONI ESTERNE
Per la completa fruizione da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria, sarà realizzata una rete di percorsi esterni accessibili che connetteranno i parcheggi auto e bici con l’ingresso dell’edificio e le attrezzature dell’area verde. I percorsi saranno privi di ostacoli che riducano la larghezza utile, avranno pavimentazione antisdrucciolevole e pendenza massima di norma non superiore al 5%. Il dislivello tra il piano dei marciapiedi e le zone adiacenti non supera i cm 15.
b) SPAZI INTERNI
L’accessibilità della struttura è garantita dall’ingresso principale provvisto di porte di adeguate dimensioni e tali da consentire l’accesso anche a persona su sedia a ruote.
Dalla sala di accoglienza il percorso è facilitato con pavimentazioni speciali ad andamento continuo: si possono raggiungere tutti gli ambienti del piano terra. Il collegamento verticale con il piano primo, avviene con un ascensore o con l’ampia scala.
La cabina dell’ascensore ha una porta a scorrimento automatico di m 0.80 tale da garantire l’utilizzo anche da parte di disabili.
QUALITÀ DELLE SOLUZIONI TECNICHE, TECNOLOGICHE: MATERIALI ECOCOMPATIBILI
Riferimento base sarà efficientamento energetico(NZeb), i criteri minimi ambientali, il benessere degli occupanti mediante applicazione di procedure BIM (uso e gestione edifici). L’immobile per uffici da realizzare è previsto ad energia quasi a zero.
Il progetto prevede soluzioni tecnologiche e tecniche progettuali efficaci per ottenere un risultato ottimale rispetto al contenimento energetico. Essenziale è la scelta di materiali ecocompatibili. In qualunque fase è previsto un controllo sulla marcatura CE dei prodotti, unitamente al controllo dei fenomeni di emissione di aldeide formica per una conseguente non ammissibilità di elementi portatori.
Il magazzino si pone a supporto tecnologico degli uffici con caratteristiche impiantistiche particolari. Lo stoccaggio dei dati sia in forma digitale, sia in forma cartacea sarà affidata ad armadiature compattabili di alta ricettività.
SOLUZIONI STRUTTURALI
Il fabbricato uffici è progettato con uno schema strutturale semplice: pilastri che supportano una soletta piena senza travi ricalate, realizzata con calcestruzzo alleggerito – 1800 Kg/mc con evidenti vantaggi dal punto di vista sismico: le strutture portanti risultano ridotte di peso del 25%. Le caratteristiche del cls alleggerito offrono inoltre un’ottima riciclabilità e un ottimo potere fonoisolante. La soluzione a piastra non prevede travi ricalate e quindi una possibilità distributiva impiantistica estremamente libera con vantaggi di esecuzione e di manutenzione
DEFINIZIONE MATERIALI
Le parti ad uffici avranno un involucro di facciata strutturale in vetro tipo Schuco FW50. I controsoffitti negli ambienti di frequentazione del pubblico e nelle zone per gli addetti, idonei per applicazioni in zona sismica, sono in lamiera di alluminio di modulo 60×60, completamente smontabili, con caratteristiche fonoisolanti montati in ogni ambiente con fasce perimetrali in cartongesso per limitare i sottomoduli. Le altezze utili risultanti sono 3,00 m negli ambienti principali e nei luoghi di lavoro e 2,60 m nei corridoi a seconda degli impianti. La zona atrio e ricezione è a doppio volume.
IMPIANTI
PROGETTO IMPIANTI
Visto i repentini cambi climatici in corso negli ultimi 10 anni dove è possibile avere punte di 18-22 gradi in novembre e in febbraio, per poter ottenere il massimo del comfort ad alto risparmio energetico, si propone un impianto a 4 tubi alimentato ad acqua calda e refrigerata in modo continuo, con pompe di calore polivalenti a recupero di calore totale, con risparmi di energia primaria fino a -40%, emissioni di CO2 fino a – 40%, rispetto a un sistema tradizionale caldaia, refrigeratore.
Il sistema sarà alimentato anche da pannelli solari fotovoltaici.
I terminali di erogazione saranno ventilconvettori dotati di ventilatore ad inverter comandati in ambiente e interfacciabili con supervisione; è previsto un sistema di rilevamento della presenza del personale, che in caso di assenza dal locale per oltre mezz’ora, attiverà in automatico la modalità ECO, il tutto funzionale al risparmio energetico.
IMPIANTO TRATTAMENTO ARIA
La tipologia di utilizzo della struttura impone la necessità di garantire un adeguato ricambio e un controllo delle caratteristiche termo-igrometriche dell’aria.
L’impianto di ricambio dell’aria è affidato a diffusori scelti in modo da ridurre al minimo l’impatto visivo negli ambienti; la mandata aria sarà inglobata nei ventilconvettori mentre la ripresa avverrà tramite apposite bocchette.
Per il ricambio aria saranno installate idonee unità di trattamento aria UTA, dotate di sistema di recupero del calore del tipo a flussi incrociati, onde evitare trasmissioni dei MICROBI, BATTERI e VIRUS tra l’aria di mandata e l’aria di ripresa. Tutta la filtrazione dell’aria sarà del tipo prefiltri e filtri a tasche così da ridurre al minimo gli inquinanti che entreranno in ambiente.
Il sistema di termoregolazione delle UTA sarà del tipo automatico a punto fisso di mandata con banda neutra, in modo che non infici la climatizzazione ambiente nei cambi di stagione o nel caso in cui il sistema a 4 tubi funzioni in riscaldamento in una zona e in raffrescamento in un’altra zona.
Il sistema di umidificazione dell’aria sarà a vapore.
IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
• impianto di climatizzazione a ventilconvettori ad acqua a quattro tubi per le zone aperte al pubblico , uffici e zone di connessione;
• impianto di trattamento aria per le zone aperte al pubblico, uffici e zone di connessione;
• impianto di riscaldamento a radiatori elettrici per i servizi igienici;
Gli impianti devono essere in grado di garantire in tutti gli ambienti, le caratteristiche termoigrometriche, nel rispetto dei seguenti parametri:
• velocità media dell’aria ambiente: V= 0,05 – 0,2 m/sec
• rumorosità (non oltre 5 db(A) UNI 8199)
• sale attesa, atrii e sala riunioni 35 db(A);
• uffici 30 db(A)
Le reti di distribuzione saranno doppie di cui una per l’acqua calda e una per l’acqua refrigerata, in modo tale che in qualsiasi periodo dell’anno si potrà riscaldare o raffrescare, in funzione del reale carico termico ambiente. Il locale tecnico, sarà posizionato come indicato in planimetria, nella zona centrale della corte a livello seminterrato.
IMPIANTO IDRICO-SANITARIO
L’acqua calda, oltre che dai pannelli solari nella stagione estiva, è prodotta da scalda-acqua a pompa di calore, posizionato in locale tecnico. Il sistema di distribuzione dell’acqua calda e fredda sanitaria sarà del tipo ad anello così da ridurre al minimo le possibilità di proliferazione del batterio Legionella.
IMPIANTO ANTINCENDIO
La pianificazione antincendio tiene conto delle destinazioni d’uso dei locali, sia della parte uffici, sia nella parte magazzino, per garantire la conformità alla normativa antincendio.
• i locali al piano terra con accesso diretto all’esterno hanno porte di idonea larghezza con maniglioni a spinta;
• le zone attesa e di distribuzione hanno vie di esodo sufficientemente brevi che conducono in spazio a cielo aperto;
• dai locali al piano primo si scende al piano terra tramite gruppi scala (con gradini rettilinei) protetti che, al piano terra, conducono direttamente a spazio aperto;
• il complesso sarà dotato di impianto allarme antincendio di rilevamento fumi;
• l’impianto elettrico prevede i componenti opportuni per una corretta prevenzione e protezione dal pericolo d’incendio (zone sezionabili, pulsanti di sgancio, ecc.);
• Nell’archivio è previsto un impianto di spegnimento automatico a copertura totale.
CRITERI AMBIENTALI MINIMI
CRITERI AMBIENTALI MINIMI [DM 11.10.2017]
Nella attuale fase di progetto sono stati considerati i presupposti utili allo scopo di ridurre l’impatto ambientale del nuovo edificio, sia per le scelte di approvvigionamento dei materiali, il riciclaggio di risulta delle demolizioni dei fabbricati esistenti, che durante il suo utilizzo nonché per lo smaltimento dei componenti a fine vita.
BIM – GESTIONE INFORMATIVA
La chiave per sviluppare con successo il progetto è quello di garantire, in fase realizzativa, le riunioni previste per le attività di collaborazione.
L’Offerta di Gestione Informativa – OGI conterrà una descrizione dei metodi che saranno perseguiti al fine di migliorare i requisiti minimi richiesti dal Capitolato Tecnico Prestazionale. La OGI si consolida poi nel Piano di Gestione Informativa dell’opera (BIM Execution Plan). Il nostro modus operandi è quello di adottare per la progettazione dei modelli digitali secondo i principi del Building Information Modeling.
Ciascun gruppo di lavoro può operare separatamente su un proprio modello (modello singolo), specifico per ciascuna disciplina (architettonico, strutturale, impiantistico). La collaborazione viene gestita attraverso momenti di condivisone e confronto dei modelli singoli. La sovrapposizione dei modelli singoli rende il modello BIM federato, permettendo gli opportuni controlli di code checking e clash detection. L’operazione si ripete periodicamente sino ad ottenere un modello definitivo condivisibile e direttamente interrogabile. Al fine di ottenere un unico Standard di Lavoro, saranno realizzati dei Template che conterranno le predisposizioni alla classificazione UNI8290, i contenuti inerenti la UNI11337 e le indicazioni previste dalle linee guida BS1192 e PAS1192.
Il processo di condivisione e verifica dei modelli è gestito dalla figura di coordinamento (BIM Coordinator) che, risolte le interferenze fisiche, sovrappone i vari modelli in un singolo Modello Federato. Il gruppo di progettazione è dotato di hardware idoneo alla gestione dei processi informativi della progettazione. Lo strumento di BIM Authoring impiegato per la generazione dei modelli virtuali è Autodesk Revit 2019 e ogni altro strumento con esso compatibile, dotato di certificazione IFC di Building SMART CV2.0. I modelli BIM sono condivisi attraverso il formato aperto *.ifc -2×3, oltre al formato REVIT (*.rvt).
E’ previsto l’impiego di un modello di quarta dimensione (4D-BIM) che permette la programmazione temporale dei lavori mediante la scomposizione analitica del progetto in fasi elementari. Il modello 4D-BIM consente ai soggetti coinvolti di estrarre e visualizzare il progresso delle attività durante le fasi di costruzione. Inoltre, è possibile migliorare le fasi di code checking, ossia la coerenza del modello alle prescrizioni normative, e di clash detection, ovvero il preventivo rilevamento dei conflitti geometrici (e non) che si verificano durante l’esecuzione del progetto e l’introduzione di modifiche. Una scansione temporale del progetto, permette un agevole coordinamento della sicurezza e della pianificazione delle attività di cantiere già in fase di progettazione.
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